La festa odierna ci fa commemorare la Presentazione di Gesù al tempio avvenuta quaranta giorni dopo la sua nascita, così come prescritto nella Legge mosaica. Il gesto che Maria e Giuseppe compiono, ci fa comprendere l’importanza dell’obbedienza alla Legge e alle tradizioni dell’epoca da parte della Famiglia di Nazaret e allo stesso tempo ci fa cogliere come Maria e Giuseppe, non considerandosi superiori alle leggi, adempiono alla Torah così come farà il Figlio fino alla sua ultima ora.
Figura centrale del brano odierno è l’anziano Simeone, immagine di un’attesa fedele e paziente. Egli è un uomo giusto e ha trascorso la sua intera vita in attesa del Messia. Mai ha dubitato della fedeltà di Dio e alle promesse. Egli, inoltre ha anche saputo anche riconoscere che i tempi del Signore sono diversi dai tempi degli uomini. Possiamo domandarci: io so attendere? Riesco ad avere pazienza e speranza che quanto Dio promette si realizza?
La gioia dell’anziano Simeone, dopo aver trascorso la sua vita ad attendere il Messia, sfocia nell’inno - il Nunc dimissis - che la Chiesa nella sua sapienza ci fa pregare a Compieta ogni giorno. Questo inno ci fa comprendere come la salvezza che Gesù ha portato con la sua incarnazione è rivolta a tutte le genti e non è solo al popolo di Israele. Gesù è la luce del mondo, è la luce delle genti! La luce dissipa le tenebre, fa strada, aiuta a vedere ciò che è essenziale, mette a nudo i nostri cuori e chiama ciascuno a fare delle scelte per saper discernere tra il bene o il male.
Insieme all’anziano Simeone, l’evangelista Luca presenta la figura della profetessa Anna, vedova fin dalla giovinezza. Questa donna ci insegna che anche se è accaduto qualcosa di difficile nel nostro passato, questo non deve farci disperare e allontanarci da Dio. Scegliamo anche noi di continuare a stare nel tempio, a restare con Dio anche dopo aver vissuto qualche ferita che ci ha destabilizzato. Guardiamo con gioia e riconoscenza al cammino che abbiamo percorso. Dio, attraverso la profetessa Anna, ci ricorda che la nostra vita, in qualsiasi momento, qualunque cosa ci accada, è una benedizione per noi e per gli altri.
Chiediamo al Signore, in questa domenica, di sostenerci nel nostro cammino con la certezza che la nostra speranza in Lui non è vana: quanto Egli promette, si compie
Agostino Quarticelli, V anno