Ogni sabato, siamo chiamati a vivere alcune esperienze pastorali in luoghi dove poter toccare con mano l’urgenza e l’importanza della carità.
Quest’anno, in particolare, vivo un servizio di vicinanza e di prossimità presso l’Opera Universo Salute Don Uva di Bisceglie: una casa che accoglie ospiti segnati da varie sofferenze, alcune passeggere ed altre invece più gravi e che portano spesso alla morte.
All’interno degli spazi del Don Uva, infatti, c’è un luogo - l’hospice - dove settimanalmente visitiamo i degenti che combattono tra la vita e la morte. È un’esperienza per noi sicuramente molto forte, che ci permette di raccogliere e custodire le lacrime di tante persone e di consegnarle al Signore: con loro e per loro preghiamo e, laddove possibile, proviamo ad ascoltare la loro sofferenza. Ci approcciamo in punta di piedi, senza invadere e cercando di assicurare il massimo rispetto: questo permette di creare un clima di confidenza perché anche una semplice visita e uno scambio di parole può lenire la loro sofferenza e quella dei loro famigliari.
Mi rendo conto che in questa esperienza riceviamo tanto: veniamo edificati molto dalle testimonianze delle persone che soffrono e ci accorgiamo maggiormente come questa sofferenza non può lasciarci indifferenti ma ci scuote, interroga la nostra vita, perché è anche luogo dove dimora Dio.
Mirko Rossetti
II anno
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