Di là dal Cedron. 12 discepoli di Gesù si raccontano
Bortolo Uberti
“Di là da Cedron c’è un luogo che non è soltanto uno spazio fisico ma è soprattutto una dimensione dello spirito. Potrei definirlo un luogo della fede, nel quale si manifestano le dimensioni fondamentali del cammino di sequela, che ogni uomo deve compiere, e si manifestano anche gli atteggiamenti principali che ogni discepolo di Gesù vive nella storia della propria fede”. Così, nell’introduzione, Bortolo Uberti spiega il titolo e il focus del suo libro. Il focus è certamente la sequela, la sequela di dodici discepoli che l’autore sceglie all’interno dei vangeli.
L’autore sceglie per questo libro la forma della lectio narrata, partendo da alcuni brani dei Vangeli e facendoli raccontare agli stessi protagonisti, dal loro punto di vista. E così troviamo nel primo capitolo, ad esempio, un anziano Giovanni che ad Efeso racconta la storia della sua vocazione e della sua sequela, il suo essere il “discepolo amato”; nel secondo l’incontro al pozzo di Giacobbe raccontato dagli occhi della Samaritana, e così via dicendo… Storie, racconti di vita, immaginati con penna efficace dall’autore, che ci fanno davvero guardare da molteplici prospettive il racconto evangelico, rendendolo ricco di dettagli e di sfumature, raccontando una storia quotidiana di incontro che può essere molto simile a quella di ciascuno di noi.
È un libro consigliato per tutti, “addetti ai lavori” e non, perché la lectio narrata di queste pagine evangeliche è una via privilegiata per ritrovare l’efficacia storica e incarnata del Verbo di Dio e la perenne attualità del testo evangelico, con il non piccolo vantaggio della transculturalità del linguaggio narrativo, che non trasmette idee, ma fatti ed esperienze, comprensibili ad ogni latitudine.
Commento Solennità dell’ Ascensione
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