Per comprendere bene il senso dell'iniziativa, bisogna partire dal quadro "Il figlio dell'uomo" (1964) di Magritte, che noi organizzatori abbiamo scelto come emblema di tutta la settimana. Esso raffigura, in primo piano, un uomo il cui volto è nascosto quasi completamente da una mela verde sospesa in aria. Sullo sfondo è visibile un oceano sovrastato da un cielo nuvoloso. Riferendosi al dipinto, Magritte dichiarò: «Ebbene, qui abbiamo qualcosa di apparentemente visibile poiché la mela nasconde ciò che è nascosto e visibile allo stesso tempo, ovvero il volto della persona. Questo processo avviene infinitamente. Ogni cosa che noi vediamo ne nasconde un'altra; noi vogliamo sempre vedere quello che è nascosto da ciò che vediamo».
I cinque incontri che si collocano all'interno della traccia formativa dell'anno "Tra voi non sia così: il potere come servizio alla vita", risentono dell'eco della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi in atto tra il 2021 e il 2024, voluta da papa Francesco sulla sinodalitá, ci hanno raccontato della necessità, da parte di chi ha ruoli di potere, di vuole scendere in strada per camminare con coloro che guida: «Immaginate di vedere tutti gli autentici personaggi della nostra nobile storia quali furono in vita; di vederli nella loro grandezza, seguiti dal corteo zelante di mille amici; poi tutt’a un tratto, vedete come questi grandi incontrino la sventura: e se ve la sentireste d’essere allegri, allora dirò che un uomo può piangere il giorno delle sue nozze». Le parole del Prologo dell'Errico VIII di W. Shakespeare, lette dell'attore andriese Antonio Memeo, hanno introdotto la prima serata (domenica, 17 marzo). Rocco d'Ambroso, presbitero e docente di filosofia politica UNIGRE-Roma, ci ha ricordato non solo che la scena del potere é sublime, bella, attraente, ma che alle volte disgusta, distrugge, annienta. Per natura possiede un lato oscuro che non entusiasma l'animo umano e che, per noi cristiani, porta lontani da Dio. Anche nella Chiesa il potere può essere una maschera che, pur se raccontata come servizio, non fa trasparire il messaggio evangelico. Per coinvolgersi nel messaggio di annuncio è importante non solo lavare i piedi ma anzitutto i propri. Nel racconto dei relatori abbiamo ascoltato un volto di Chiesa spesso latente, ma che inizia a non avere paura di svelarsi. Quello degli abusi (lunedì, 18 marzo) é un argomento forte, a tratti complesso e nebuloso, che apre alla solidarietà e spinge a fare tutto il possibile per prevenire qualsiasi forma di disordine del potere. Anna Deodato, del servizio nazionale per la tutela dei minori e degli adulti fragili della CEI, ha prestato la voce alla lettura della testimonianza di una donna che lotta contro gli abusi subiti cercando di risorgere dalle proprie ferite. Al suo intervento, è seguito poi, l'attenta analisi del fenomeno da parte di don Enrico Parolari, presbitero e psicoterapeuta. Essi ci hanno chiarito che l'antidoto migliore all' abuso é la vigilanza su noi stessi e la formazione. La terza serata è stata dedicata alla figura di don Lorenzo Milani attraverso lo spettacolo "Cammelli a Barbania. Don Lorenzo Milani e la sua scuola" di Francesco Nicolini e Luigi d'Elia. É un racconto crudo e toccante, senza costumi e senza scena, privo di artifici retorici, ma intriso di un tenero apprezzamento per il miracolo unico e insostituibile che è stato Barbiana. «Quello che loro credevano di stare imparando da me --ripeteva ai suoi ragazzi- sono io che l’ho imparato da loro. Io ho insegnato loro soltanto a esprimersi mentre loro mi hanno insegnato a vivere». É la storia di un profeta, simile a Geremia, dai toni forti e perentori, ma dalla freschezza e semplicità di un bambino. Nel corso dei secoli, non solo il teatro é stato luogo di espressione del potere, ma anche il cinema. Nella quarta serata abbiamo scelto tra i vari film sul tema, il lungometraggio "Le idi di marzo" (2011) con la regia di George Clooney. C ha aiutato nella maggiore comprensione del film il critico cinematografico Giuseppe Grossi. Il lavoro teatrale dal quale parte il copione é "Farragut North", ma il titolo originale del film è lo stesso, "The Ides of March" che trae spunto dalla data in cui su attuò la congiura guidata da Bruto e conclusasi con l'uccisione di Giulio Cesare. Attraverso il film abbiamo osservato come la lotta per il potere scavalchi ogni limite e ogni espressione di verità. Infine nell'ultima serata (giovedì, 21 marzo), abbiamo accolto tra noi il vicepresidente della Camera dei deputati Pierluigi Castagnetti che è stato intervistato da Fabrizio Finzi, quirinalista Ansa. La Politica é una delle maggiori forme di potere, ma rimane anche "l'espressione - per dirla con Pio XI - più alta della carità", é a servizio del bene comune. Il giovane entusiasmo dei seminaristi del gruppo culturale guidati da don Michele Caputo e il sostegno dell'Opera Pia hanno dato la possibilità a molti di vivere una settimana di formazione all'insegna dell' ascolto e del dialogo per cercare di dare un nuovo volto al potere.
Giuseppe Urso, II anno
Commento Solennità dell’ Ascensione
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