In preparazione alla III giornata mondiale dei Poveri, il gruppo di pastorale sociale del Seminario ha curato una veglia di preghiera durante il ritiro comunitario del 16/17 novembre. Ispirati dal titolo del messaggio, “La speranza dei poveri non sarà mai delusa (Sal 9)”, abbiamo ascoltato il Salmo 9 e il brano evangelico del giudizio universale tratto dal cap. 25 del Vangelo di Matteo.
Don Mimmo Basile, padre spirituale del III anno, durante la riflessione, ha spiegato i segni scelti per la veglia: una catena e una coperta termica dorata. Evocati dal testo evangelico ascoltato, questi segni rimandano al volto di Gesù che si scorge nelle persone vittime delle nuove forme di schiavitù del nostro tempo e negli sventurati che giungono sulle nostre coste. Situazioni di povertà che sono il grido dei poveri a cui il Papa tante volte ha chiesto di porre ascolto con compassione, vincendo l’indifferenza. Molto significativa è stata la testimonianza di Piero Valente, che ci ha fatto dono della sua esperienza di padre con figlio disabile, la cui fragilità è fonte di ricchezza per la sua famiglia. Nel suo intervento ci ha anche raccontato degli incontri con i poveri come volontario della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, soprattutto con le prostitute e i bambini delle case di accoglienza. Molto forte è stato il monito rivolto ai clienti delle prostitute che si dicono cristiani ma che, in tal modo, continuano a favorire la prostituzione di tante ragazze, costringendole a vivere in schiavitù. Abbiamo potuto sostare inoltre, durante la preghiera personale, sul messaggio del Santo Padre, e lasciarci provocare dalle parole di don Primo Mazzolari, indiscusso testimone di una vita presbiterale attenta alle povertà del suo tempo. Accogliamo l’invito di Papa Francesco a tenere fisso lo sguardo su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà, affinché le nostre comunità siano al servizio della vita di tutti a partire dagli ultimi.