In questa quinta domenica di Quaresima ci viene presentato la figura della donna peccatrice del vangelo di Giovanni al capitolo 8,1-11.
Gli scribi e i farisei conducono a Gesù questa donna e la pongono in mezzo come in un tribunale, ma quello spazio di giudizio diventa luogo di misericordia e di perdono dove la vita viene rinnovata.
Gesù, dopo aver detto agli scribi e i farisei “Chi di voi è senza peccato getti per primo la pietra contro di lei” (8, 7), rimane solo con la donna in mezzo. In questo luogo, che è anche il nostro spazio, scorgiamo nel Vangelo di questa domenica, il centro della misericordia di Gesù e il luogo nel quale si manifesta tutta la sua potenza d'amore.
Le mani che i farisei, gli scribi e anche noi abbiamo, già pronte per poter scagliare le nostre pietre verso gli altri senza guardare i nostri peccati, facciamole diventare mani che sappiano afferrare la mano di Gesù per lasciarci trovare da lui in quello spazio di misericordia e farci rialzare. Chiediamo a questa donna, che gli scribi e farisei avevano condotto da Gesù (pensando che quel rapporto fosse un tribunale), di portarci da Gesù perché lui perdoni anche noi come ha perdonato lei.
Cristian Candiota, IV anno