Gruppi di Interesse e Servizi di Comunità

“Nei grandi seminari si provvedano adeguati strumenti per un’utile articolazione della vita comunitaria: essa potrà essere ottenuta sia attraverso la costituzione di centri d’interesse e di attività di servizio, sia attraverso veri e propri gruppi capaci di favorire il cammino educativo delle persone, purché si collochino armonicamente nel ritmo di vita della grande comunità. I gruppi sono sempre da considerarsi funzionali rispetto alla comunità” .

FP 110

I gruppi di interesse hanno funzione promovente di servizio, di confronto e di incontro: rispecchiano uno stile di convivenza, ma soprattutto rappresentano la modalità concreta di attuazione del cammino formativo nei suoi aspetti portanti (personale, spirituale, comunitario, culturale e pastorale) e in alcuni ambiti della pastorale della Chiesa.

Torna all’inizio

Servizi di comunità
Responsabile
LITURGIA e SCHOLA CANTORUM Sac. DONATO LIUZZI
Sac. LUIGI RUBINO
PASTORALE E RESP. AUTOMEZZI Sac. PASQUALE CARLETTA
GRUPPO ANIMAZIONE SERATE Sac. PASQUALE CARLETTA
ATTIVITA’ SPORTIVE Sac. ROBERTO TARANTINO
ACCOGLIENZA / LOGISTICA / SEGRETERIA Sac. MICHELE BERNARDI
LOGISTICA CUCINA Sac. VINCENZO SARACINO

 

Torna all’inizio

Gruppi di interesse
Responsabile
GRUPPO MISSIONARIO Sac. MICHELE BERNARDI

Sac. GERARDO RAUSEO

GRUPPO DI PASTORALE SOCIALE Sac. ROBERTO TARANTINO

Sac. MIMMO BASILE

GRUPPO ECUMENICO Sac. DONATO LIUZZI

Sac. FRANCESCO NIGRO

GRUPPO VOCAZIONALE Sac. VINCENZO SARACINO

Sac. ANDREA FAVALE

GRUPPO CULTURALE Sac. GIANNI CALIANDRO

Sac. DAVIDE ABASCIA’

GRUPPO DI PASTORALE DELLA SALUTE Sac. PASQUALE CARLETTA

Sac. LUCIANO RAMETTA

 

Torna all’inizio

Gruppo di Interesse Ecumenico e Dialogo Interreligioso

All’interno dei quattro gruppi di interesse del nostro seminario, il Gruppo di Interesse Ecumenico e Dialogo Interreligioso si propone di sensibilizzare e animare la comunità sul fronte dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, nello spirito del Concilio Ecumenico Vaticano II.

L’ecumenismo è l’insieme di: “attività, iniziative che, a seconda delle varie necessità della chiesa e l’opportunità dei tempi, suscitano e ordinano la promozione dell’unità dei cristiani” (Unitatis Redintegratio n. 4).

Attivita’ e iniziative

  • Incontro formativo mensile in consonanza con la traccia formativa annuale.
  • Animazione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio). Si invitano esponenti delle chiese sorelle per la preghiera comune.
  • Produzione e stampa del semestrale di formazione e informazione ecumenica dei seminari maggiori d’Italia:Metanoia. Uno strumento di comunicazione di esperienze, contributi e studi, che lega le comunità dei seminari italiani dal 1995. Il gruppo ha un redazione che ne cura la realizzazione.
  • Organizzazione del Convegno Nazionale di Formazione Ecumenica per i Seminaristi di Teologia che si tiene ogni anno, dal 1995, dalla fine di giugno ai primi giorni di luglio.
  • Aggiornamento di una Bacheca Ecumenica che riporta articoli, contributi e notizie di particolare attualità.
  • Conservazione di un Archivio Ecumenico dove sono raccolti Metanoia, gli Atti dei Convegni e alcuni strumenti utili per l’animazione ecumenica.
  • Uscita Ecumenica annuale in luoghi dal “respiro ecumenico”.

Torna all’inizio

Gruppo Missionario

Il gruppo di animazione missionaria in seminario (GAMIS) proprio a partire dai documenti magisteriali si occupa della formazione missionaria dei futuri presbiteri, i quali per loro natura come anche la Chiesa stessa devono essere missionari. Oltre ad essere un interesse, la formazione missionaria quindi è un bisogno insito nella vita del presbitero e del cristiano che deve verificare continuamente la sua chiamata “ad gentes” facendo esperienza del Risorto e condividendo l’amore ricevuto con i fratelli.

Questa formazione missionaria viene favorita dal Gamis con incontri mensili sulle tematiche missionarie del nostro tempo e con l’animazione di alcuni momenti di preghiera (veglia in preparazione della Giornata missionaria mondiale e veglia per i missionari martiri il 24 marzo) che scandiscono l’anno formativo. In particolare, il Gamis organizza l’animazione dell’ottobre missionario e la partecipazione al “Convegno missionario nazionale per seminaristi di teologia” proposto dalle Pontificie opere missionarie. Inoltre il Gamis insieme alla comunità tutta promuove alcune opere caritative in ambito missionario come segno di attenzione concreta alla realtà della missione. All’interno della comunità del seminario il Gamis, insieme al Gruppo di pastorale sociale, gestisce una piccola “Bottega del commercio equo e solidale”, dove vengono venduti alcuni prodotti provenienti dalle terre di missione. Alcuni strumenti di animazione missionaria sono la bacheca, che viene curata settimanalmente, e il giornalino semestrale “I care”. Sono a disposizione del Gamis anche alcune riviste che possono essere uno strumento valido per la formazione missionaria personale. In definitiva l’intento di questo gruppo è quello di coltivare la dimensione missionaria che ognuno di noi ha in se, aprendo quindi il nostro cuore al mondo ed “amorizzarlo”, come diceva un noto filosofo francese.

La missione è questione di amore

Torna all’inizio

Gruppo di Pastorale Sociale

Il gruppo di Pastorale sociale è il luogo formativo in cui allargare i perimetri del nostro cuore di credenti e di futuri pastori,  per farvi entrare la società umana che ci circonda. Temi di nostro interesse sono: il lavoro, la giustizia, la solidarietà sociale, la pace, la salvaguardia del creato, le migrazioni. Tutte le attività del gruppo mirano a rendere vera nella vita dei suoi membri e dell’intera comunità l’affermazione conciliare: “La Chiesa (…) cammina insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena; essa è come il fermento e l’anima della società umana.”

GS 40

In concreto il gruppo propone:

  • un incontro mensile di formazione e di riflessione, a contatto con realtà significative del territorio;
  • la Bottega del Commercio equo e solidale;
  • una bacheca con cui informare e sensibilizzare la comunità;
  • un giornalino in – formativo, “Il rompiscatole”, pubblicato in due numeri annui;
  • rapporti con alcune carceri a noi vicine;
  • animazione della preghiera comunitaria e dei corsi;
  • una pagina web all’interno del sito del Seminario.

Nel mese di febbraio, il gruppo prepara una settimana di riflessione e di preghiera su specifiche tematiche, consistente in una veglia, in un incontro comunitario e in una mostra espositiva.

Alcuni membri del gruppo, infine, partecipano alla “Marcia della pace” (31 dicembre) e al “Convegno estivo per seminaristi”, appuntamenti organizzati annualmente dalla CEI.

Torna all’inizio

Gruppo Vocazionale

In linea con il progetto formativo comunitario e con la traccia formativa di ogni anno, il Gruppo di Pastorale Vocazionale nasce dall’esigenza di conoscere e amare la vocazione cristiana nelle forme specifiche che la caratterizzano e la differenziano. Si tratta soprattutto di imparare ad amare la primaria e fondamentale vocazione alla santità, per realizzarla poi secondo le necessità della Chiesa, a servizio della società. Così, proprio perché “la Pastorale vocazionale è la prospettiva originaria di tutta la pastorale” (Nuove vocazioni per una nuova Europa, 26), il presbitero diocesano, chiamato a fare sintesi di tutti i carismi presenti nella comunità, non può non trovare in essa l’anima di tutto l’impegno pastorale.

Il Gruppo di pastorale vocazionale si inserisce in questa prospettiva, e attraverso incontri periodici con i testimoni di ogni chiamata, si impegna a guardare nella diversità delle scelte, la ricchezza della comunione e della cooperazione.

Vive nella settimana di preghiera per le vocazioni il momento centrale di tutto il cammino, animando la riflessione e la preghiera della Comunità del Seminario. Si rende presente, inoltre, in modo discreto ma efficace, a tutta la Comunità con “I ricercati”, un foglio di collegamento in-formativo che racconta e riassume brevemente la strada percorsa, sforzandosi di suscitare domande importanti.

Torna all’inizio

Gruppo Culturale

Passione per Dio, passione per la vita

     Il gruppo di interesse si pone un obbiettivo fondamentale: cogliere la rilevanza che la cultura gioca nella vita del presbitero. Non vogliamo confondere la cultura con il mero accumulo di saperi, ma  piuttosto vogliamo considerarla come capacità di guardarsi attorno e appassionarsi alla vita nei suoi molteplici aspetti. E’ un interesse, il nostro, che inevitabilmente chiamo in campo “l’intellectus fidei”. Per noi che ci prepariamo ad essere presbiteri in una società che si configura come pluriculturale, l’interesse formativo per la cultura non può essere un interesse puramente razionale, piuttosto è un interesse illuminato dalla fede e animato dalla carità. Dice GS al n°56 “I cristiani, in cammino verso la città celeste, devono ricercare e gustare le cose di lassù questo tuttavia non diminuisce, anzi aumenta l’importanza del loro dovere di collaborare con tutti gli uomini per la costruzione di un mondo più umano. E in verità il mistero della fede cristiana offre loro eccellenti stimoli e aiuti per assolvere con maggiore impegno questo compito e specialmente per scoprire il pieno significato di quest’attività, mediante la quale la cultura umana acquista un posto importante nella vocazione integrale dell’uomo”. Per cui nella programmazione del gruppo abbiamo posto l’attenzione sul dialogo fede e cultura munendoci anche di alcuni strumenti utili per leggere la realtà intorno a noi e fare della cultura un campo fertile in cui seminare il seme della Buona notizia da annunciare ad ogni uomo. In quest’anno sacerdotale, in particolare, vogliamo cogliere la rilevanza che la cultura ha per la formazione di  giovani che allenano cuore e mente in vista del ministero al servizio di Dio e dell’umanità tutta.

Torna all’inizio

Gruppo Pastorale della Salute

 

Carissimi amici,

finalmente eccoci qui! Dopo vari tentativi e forrme di richiesta per la formazione di questo gruppo, quest’anno ci siamo riusciti.naturalmente grazie alla fiducia dell’equipe formativa e in modo particolare del nostrocoordinatore don Gennaro Dicorato. Un pensiero particolare giunge sicuramente alla memoria del caro don Franco D’Apollonio, che negli anni di ministero nel nostro seminario già desiderava con forza la nascita di questo gruppo, dovuta certamente alla sua intensa sensibilità verso il mondo dell’umanità sofferente. Ciò che il nostro gruppo si propone e vuol donare alla comunità del seminario, è far nascere nel cuore di noi giovani seminaristi una più attenta responsabilità e sensibilità nei confronti del mondo della sofferenza nelle sue varie forme, di cui non ne saremo esenti sia oggi che domani, a Dio piacendo, da presbiteri. Tutto questo lo metteremo in pratica attraverso i vari incontri che faremo quest’anno, in cui tratteremo e in qualche occasione toccheremo con mano, le differenti realtà caratterizzate dalla sofferenza umana. Ci faremo comunque aiutare in questo senso, oltre che dalla figura di don Gennaro, anche da vari testimoni che oggi concretamente operano nell’ambiro della pastorale della salute, e attraverso queste esperienze e a tutto il cammino che faremo, ci auguriamo di poter crescere sempre più nella nostra umanità, che pur se in forme diverse è pur sempre “malata”, in modo tale da poterci accostare all’universo della malattia e ai malati non come salvatori, ma come semplici guaritori feriti.